Come realizzare un data center

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Che cos’è un data center

Un data center può essere definito come un’unità strutturale che accoglie un numero più o meno elevato di hardware, infrastrutture di telecomunicazione e supporti di archiviazione necessari per il funzionamento dei sistemi informativi delle organizzazioni.
In alcuni casi, ad esempio negli enti pubblici, i data center possono raggiungere dimensioni notevoli, assumendo la configurazione di impianti industriali che necessitano di rilevanti quantità di energia per operare con continuità.

Il data center (o CED, centro di elaborazione dati) deve funzionare in maniera continuativa proprio per supportare l’impresa i tutti i suoi servizi.
In base alle dimensioni dell’azienda e al volume del suo business, le infrastrutture che compongono il data center possono essere dislocate in grandi complessi dedicati o all’interno di un armadio rack climatizzato.

Quest’ultima è una struttura in cui vengono inserite le parti hardware, che consente una dislocazione compatta delle strumentazioni necessarie e allo stesso tempo un veloce accesso in caso di malfunzionamento e/o guasto. La necessità di mantenere i componenti ad una temperatura di circa 19/20 gradi, impone che gli armadi siano dotati di meccanismi di raffreddamento o condizionamento.

Oggi molti data center consistono in ambienti ibridi, in parte server fisici e in parte in cloud.

Cosa include un data center?

Lato hardware, all’interno del centro elaborazione dati si trovano i server, router, firewall, UPS, sistemi di archiviazione. Proprio questi ultimi sono fondamentali per la conservazione dei dati che le aziende acquisiscono quotidianamente.

Per sostenere questi tipi di attività, sono fondamentali sistemi di alimentazione, backup e sistemi di raffreddamento non indifferenti. Pertanto, nel caso di CED di dimensioni ridotte, l’utilizzo di un armadio rack climatizzato permette di evitare guasti o rallentamenti nel funzionamento dei server.

Lato software, sempre di più si opta per un SDDC (Software Defined Data Center), ovvero un software dove tutti i componenti materiali (hardware) sono slegati da un oggetto fisico. Si parla infatti di iperconvergenza, poichè la piattaforma viene guidata interamente dal software, che permette di accelerare notevolmente i processi più complessi in maniera intuitiva e a costi inferiori.

A cosa servono?

Queste infrastrutture diventano fondamentali per l’amministrazione di una vasta parte digitale del business. Entrando nel dettaglio, le attività che il CED supporta, gestisce e amministra sono il CRM (Customer Relationship Management), i Big Data, la posta elettronica, le stampanti, i server del sito internet, la gestione dati e il backup.

Per queste ragioni assume un ruolo centrale l’argomento della sicurezza, sotto due punti di vista. Innanzitutto, in termini infrastrutturali, provvedendo all’installazione della messa a terra per scongiurare problemi agli impianti elettrici dovuti a fulmini, acqua o sbalzi di tensione.

In secondo luogo, da non trascurare è il tema della cybersecurity orientato ad eliminare le minacce relative al furto o alla distruzione dei dati sensibili in possesso dell’azienda.

Come realizzare un data center

Quando si progetta un data center, oltre alla questione della sicurezza, esistono delle linee guida internazionali da seguire: tra queste vi è lo standard TIA-942. In questo modo, si garantisce la presenza di requisiti importantissimi che attestano la qualità elevata delle infrastrutture.

Ad esempio vengono regolamentate le parti meccaniche, elettriche, l’architettura di rete e l’efficienza del data center.

Rispetto a queste linee guida, si hanno delle certificazioni con quattro livelli TIER/Rating:

  • TIER 1/Rating 1 è un data center limitato nella capacità e nell’alimentazione. In termini di sicurezza è poco affidabile, con scarse politiche di backup dei dati e durante l’anno contano un’attività non stabile per quasi 29 ore;
  • TIER 2/Rating 2 ha una protezione del data center più forte rispetto al rating precedente, ma solo dal punto di vista delle minacce fisiche. È presente qualche politica in più di backup e le ore annue di non attività si fermano a 22 circa;
  • TIER 3/Rating 3 in tal caso, questo data center, ha capacità maggiori di alimentazione e raffreddamento. Quasi tutti i componenti possono essere sostituiti o aggiornati senza fermare le attività. Per questo motivo i data center con questo rating sono molto più sicuri;
  • TIER 4/Rating 4 ha un livello di protezione elevata, la manutenzione e tutti i guasti devono riparati senza interruzioni delle attività. Il data center è dotato di molti sistemi di raffreddamento.

Un altro standard è il BICSI 002 che può sommarsi ai requisiti TIA-942, dividendosi in cinque livelli o facility class.

In conclusione, è grazie ai centri di elaborazione dati, che l’azienda può svolgere in continuità, tutte le attività legate alla parte digitale. Oggi per le imprese i dati sono imprescindibili, di conseguenza è fondamentale avere un sistema informativo in grado di gestirli e proteggerli al meglio.

Con le linee guida internazionali, che assicurano sempre più data center di alta qualità, e con l’utilizzo di software che alleggeriscono il peso delle infrastrutture, si è imboccata una strada di alta innovazione, sicurezza e gestione efficiente dei processi digitali all’interno delle imprese.

Redazione

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